giovedì 26 aprile 2012

L'orto con i bambini


Negli scorsi post vi abbiamo parlato dell’Earth day e dell’esperienza di alcuni amici nella nostra città con l’Ortocircuito BARI. Avrete capito che la Natura è una tematica che ci sta molto a cuore…
Ieri abbiamo fatto una bella scampagnata con gli amici ed è stata una giornata davvero molto bella. Ma la cosa che mi ha lasciato rapita più di tutte, è stato osservare mia figlia ed un suo amichetto impegnare la maggior parte del loro tempo-gioco a scavare buche nel terreno..un tempo lunghissimo a cui qualunque adulto avrebbe rinunciato dopo pochi minuti..un’attività estremamente lenta, quasi zen, sempre uguale a sé stessa eppure tanto appassionante da tenerli impegnati e felici per più di un’ora!!!Quale magia in un pezzettino di terra???Come si collega tutto questo ai bimbi? Cosa possiamo esportare tutto ciò nella nostra vita quotidiana accanto a loro?
Perché insegnare ai bambini a fare un orto? E, soprattutto, a che pro mettere in mano ai nostri pargoli zappa e badile?
Il fisico e scrittore Fritjof Capra nel suo libercolo “Ecoalfabeto. L’orto dei bambini” spiega:
Un ecosistema non genera rifiuti, dato che gli scarti di una specie sono il cibo di un’altra; la materia circola continuamente attraverso la rete della vita; che l’energia che alimenta questi cicli ecologici deriva dal sole; la diversità garantisce la capacità di recupero; che la vita sin dai suoi primordi, più di tre miliardi di anni fa, non si è diffusa in tutto il pianeta con la lotta ma con la collaborazione, l’associazione e la formazione di reti. Insegnare questa conoscenza ecologica, che è anche un’antica saggezza, sarà la funzione più importante dell’istruzione nel prossimo secolo”.
Non ci vuole uno specialista per affermare che molti bambini, principalmente i nati nelle città, i quali magari l’insalata l’hanno vista solo al supermercato (e che pensano sia nata lì!), sono, a livello alimentare, analfabeti. La carne nasce da McDonald’s e i pomodori vengono dipinti nelle serre. Con i colori ad acqua, però, che sono più ecologici.
Nell’orto ciò che si pensa lo si fa, o meglio si pensa per fare e ci si rimette in contatto con le cose vere della vita: in primis, con il cibo e con il diritto di cibarsi di ciò che le nostre mani ci hanno permesso di creare.
Come fare ad insegnare ai bambini i fondamenti dell’ecologia profonda fin dai primi anni di vita, quell’ecologia che rispetta la vita in tutte le sue forme e che contiene un’etica saggia e giusta? La risposta è: Impiantiamo un orto!! In un orto, coltivando la terra, cercando di ottenere da essa il nutrimento, siamo posti di fronte alla nostra realtà più profonda di esseri che dipendono completamente dall’ecosistema di cui fanno parte. Coltivando la terra si inizia a intuire un po’ quella saggezza antica che ne è alla base. Attraverso la coltivazione dell’orto i bambini arrivano a comprendere, ma soprattutto a vivere, i fenomeni legati alla rete della vita, al flusso dell’energia e ai cicli della natura. Col tempo capiranno che è un fatto naturale e logico riutilizzare ogni cosa, che le foglie cadute, gli scarti alimentari servono per preparare un terreno vitale e che in natura non esistono nemmeno i rifiuti in quanto tali, perché gli scarti di una specie sono l’alimento di un’altra. Si semina, si coltiva l'orto, si raccoglie e poi si pianta ancora. Si svolgono nella pratica i cicli alimentari e si impara il ruolo delle piante verdi nel flusso di energia di sistemi più grandi. Il ciclo dell’acqua, il ciclo delle stagioni e gli altri cicli sono tutti collegati alla rete planetaria della vita. Si diventa consapevoli che noi stessi facciamo completamente parte della rete della vita. Ed è la meraviglia stessa della vita che si rinnova dalla terra, attraverso le nostre cure ed il nostro amore. E’ necessario prendersi cura ed essere responsabili per poter vedere crescere qualcosa. Sono le nostre cure quotidiane, il nostro sforzo giornaliero di occuparci di qualcosa di diverso da noi che permettono di  far crescere  il piccolo orto. Questa è l’educazione neo-umanista: il culto dell’amore per tutte le creature dell’universo.
I bambini imparano a dare il tempo alle cose, si impara ad aspettare a rispettare i tempi della natura. Imparano i cicli vitali di un organismo vivente (nascita – crescita – maturazione – declino – morte – il cambio generazionale ) e trarre le giuste conseguenze con naturalezza e senza traumi. Io credo che il bambino piccolo non avrà mai una conoscenza profonda della natura attraverso dei concetti astratti, nemmeno con tutti quei bellissimi libri ed enciclopedie illustrati ma dategli una zappa in mano e svilupperà un rapporto autentico ed emotivo con la natura e un senso di responsabilità verso la terra.


I 10 perché dell'orto (da spiegare ai bambini)
1 È divertente sporcarsi le mani
2 È importante conoscere da dove proviene ciò
che mangi
3 È educativo apprendere il ciclo della natura
4 È multidisciplinare legare l’educazione alimentare,
la scienza, l’ecologia
5 È ecologico (e divertente) compostare i nostri avanzi
6 È bello apprendere all’aperto
7 È straordinario vedere crescere le piante
8 È naturale seminare e raccogliere
9 È magico vedere nascere un frutto
10 È buono mangiare una fragola appena raccolta
  
Noi siamo un orto. Dapprima un semino chiuso in se stesso, piccolo piccolo. Alla fine diventiamo uomini e donne, piante dai rami robusti, forti e sani e le radici solide, ben poggiate sulla terra. Come avviene tutto ciò? E' perchè dopo la semina ci occupiamo di accudire la terra, di proteggerla, di osservarla, di estirpare via la zizzania, di aiutare i ramoscelli più deboli con sostegni e protezioni, di annaffiarla quasi tutti i giorni. Ecco come cresce l'insalata, ecco come cresciamo noi...
Zappare, seminare, innaffiare. Gesti semplici, eppure tanto amati dai bambini. Ovviamente, la primavera è la stagione privilegiata per imbarcarsi in questa appassionante avventura che, oltre ad essere istruttiva, è anche un ottimo sistema per avere ortaggi freschi a portata di mano.
Da dove cominciare, allora? Prima di tutto, se si possiede un giardino, bisogna individuare la zona più adatta, al riparo dai venti e sufficientemente soleggiata. Una volta 
determinato lo spazio destinato alle vostre coltivazioni, potrete disegnarne
una pianta, indicando le varie piante che volete coltivare e la loro
collocazione. Leggete bene le istruzioni riportate sui sacchettini di
semi per stabilire la distanza tra l’uno e l’altro. Se, invece,a disposizione abbiamo un terrazzo, dovrà essere ampio abbastanza per contenere i diversi vasi e in posizione adeguata. Ma bastano anche solo delle cassette piene di terra nella cucina: ciascuna famiglia potrà ricostruire a casa il suo piccolo orto! Molte specie di verdure crescono benissimo anche in vaso.
Prendete dei vasi e personalizzateli con un'etichetta che serva da promemoria per ricordarsi cosa avete seminato. Aggiungete un po' di terra e piantate i semi. Lasciate che siano i bimbi a prender la terra e fateli muovere liberamente riempiendo vasi, mettendo semi a caso, rovesciando l'acqua e, cosa più importante, sporcandosi tantissimo! Più questo succederà, più loro si divertiranno e saranno felici di "giocare ai giardinieri" (la casa pulita non è una vostra priorità, vero?). E se fossero proprio loro a ricordarci quando la pianta ha sete? E poi la luce: perché non chiediamo ai bambini di dare la caccia al posto più luminoso della casa? Mattina e pomeriggio, l'importante sono le ore di luce. Se poi diventa grande, la travasiamo in giardino, oppure dentro a un vaso più ampio. Ecco che l'orto prende forma...
Se vogliamo caratterizzare il nostro orto colorato, utilizziamo dei piccoli vasi di terracotta o dei bicchieri di carta che decoreremo con etichette o altro, magari colorandoli insieme ai bambini. E, per indicare il nome del fiore o della pianta che si ha seminato, si possono usare diverse tecniche: per esempio scrivere sul vaso con un pastello a cera o utilizzare un bastoncino del gelato colorato e personalizzato.
Certo, per "giocare ai giardinieri" ci vuole una divisa e qualche attrezzo: grembiule, guanti, stivali di gomma e palette, rastrelli, annaffiatoi...
Dove trovare tutto questo materiale? Nei negozi di giocattoli di ogni città, nei vivai e in internet si trovano tantissimi set da giardinaggio per bambini; spesso comprendono tutto ciò che serve, dall'abbigliamento agli utensili necessari, dalla carriola agli strumenti per fare piccoli buchi nella terra.
Colorati e semplici da usare, sono l' ideale per invogliare i bambini a lavorare con la terra.
Pronti per cominciare? Marzo è il mese ideale per piantare pomodori e melanzane, rucola, cetrioli, ravanelli e cipolle, basilico e prezzemolo, carote, lattuga e peperoni, e poi zucchine e piselli, fave, asparagi e finocchi. Ce n'è abbastanza per imbandire una tavola, quando arriverà il momento della raccolta! Con un tocco di dolce, perché questo è il periodo giusto anche per seminare angurie, meloni e fragole. I bambini capiranno che frutta e verdura non nascono sui banchi del supermercato, ma dalla terra! Sarà bello, una volta cresciuta la pianta, divertirsi a mangiare tutti insieme i pomodori, le fragole, o le patate coltivati in casa.
un piccolo aiutino per orientarsi:
Potreste anche creare un calendario personalizzato. Prendete un grande foglio bianco, dividetelo per il numero dei mesi e, aiutandovi con un manuale, riportate nelle caselle le attività da svolgere in casa, sul balcone, in giardino o nell'orto. 
Di mese in mese, per non sbagliare, osserverete il ciclo della luna (se cresce, si mettono a dimora le piantine - se cala, si semina) e le condizioni meteorologiche. Questo semplice strumento aiuterà il bambino a capire i ritmi della natura e a responsabilizzarsi nella cura dei fiori e delle verdure dell'orto, emozionandosi per i risultati ottenuti.
E poi non dimentichiamo l’aspetto educativo e relazionale…I bambini ed i  genitori potranno lavorare insieme, e farsi il dono importante di seminare e coltivare il loro piccolo seme, di sentire la terra nelle mani, di sporcarsi e di gustarsi l'atmosfera silenziosa di quando piccoli e grandi sono impegnati insieme in una attività importante. I genitori potranno giocare con i propri bimbi in semplicità ed emozione, condividendo il loro tempo, sperimentando nuovi modi per stare insieme. Queste attività non costano molto denaro ma richiedono amore, cura, passione e condivisione.
Coltivare un piccolo orto con i nostri figli è fare loro dono di tutto questo, ma è anche donare loro la libertà di impegnarsi di giocare con l'acqua, di sporcarsi le mani, di preparare del compost per le loro piante...
Ecco alcuni preziosi libri per sperimentare!









E qui potete scaricare il diploma del bravo ortolano!!!! è un sito in inglese molto molto carino ed è molto semplice da interpretare.



E se proprio poi al papà o alla mamma non va di sporcare in casa…..c’è sempre il nostro orto di città!!!!
NICOLETTA.

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