martedì 11 dicembre 2012

Santa Lucia









Nel nostro percorso dell'Avvento, verso la meta del Natale, è quasi d'obbligo fermarsi alla tappa successiva, che è segnata dalla festività di Santa Lucia.
La festa di Santa Lucia ricorre il 13 dicembre, ed è celebrata un po' ovunque, dal nord al sud.
Lucia viene ritenuta la santa della Luce (dalla radice lux del suo nome, da cui appunto Lucia), protettrice degli occhi, dei ciechi e di chi soffre di problemi alla vista.
Lucia originaria di Siracusa tra il 283-304, era una giovane, orfana di padre, che era stata promessa in sposa ad un pagano. La madre di Lucia, Eutichia, da anni ammalata, aveva speso ingenti somme per curarsi, ma nulla le era giovato. Fu così che Lucia ed Eutichia, unendosi ad un pellegrinaggio di siracusani al sepolcro di Agata nel dies natalis della vergine e martire catanese, pregarono S. Agata affinché intercedesse per la guarigione della donna. Durante la preghiera Lucia si assopì e vide in sogno S. Agata in gloria che le diceva: “Lucia, perché chiedi a me ciò che puoi ottenere tu per tua madre?” Nella visione S. Agata le preannunciava anche il suo patronato sulla città di Siracusa. Ritornata a Siracusa e constatata la guarigione di Eutichia, Lucia comunicò alla madre la sua ferma decisione di consacrarsi a Cristo. Il pretendente, insospettito e preoccupato nel vedere la desiderata sposa vendere tutto il suo patrimonio per distribuirlo ai poveri, verificato il rifiuto di Lucia, la denunciò come cristiana. Erano in vigore i decreti di persecuzione dei cristiani emanati dall'Imperatore Diocleziano.


Il processo che Lucia sostenne dinanzi all'Arconte Pascasio attesta la fede ed anche la fierezza di questa giovane donna nel proclamarsi cristiana. Minacciata di essere esposta tra le prostitute, Lucia rispose: "Il corpo si contamina solo se l'anima acconsente". Il proconsole allora ordinò che la donna fosse costretta con la forza, ma lei diventò così pesante, che decine di uomini non riuscirono a spostarla. Il dialogo serrato tra lei e l'arconte vide addirittura quasi ribaltarsi le posizioni, riuscendo a mettere in difficoltà il magistrato che, per piegarla all'abiura, la sottopose a tormenti, cavandole gli occhi.

Lucia esce illesa da ogni tormento fino a quando, inginocchiatasi, viene decapitata. Prima di morire annuncia la destituzione di Diocleziano e la pace per la Chiesa.


Da allora ogni 13 dicembre, Santa Lucia, è venerata e festeggiata un po' ovunque, anche se la sua “ area di competenza” si aggira più che altro attorno a quella della Repubblica di Venezia, ove tutt'ora riposano le sue spoglie , portatevi durante la quarta crociata (quella che non giunse mai a destinazione) dal doge Enrico Dandolo, che le aveva trafugate da Costantinopoli.
Celebrare una Santa Cattolica in prossimità del Solstizio d’Inverno aveva probabilmente la volontà da parte della Chiesa di sostituire antiche feste popolari che celebravano la luce e si festeggiano nello stesso periodo.
Altre grandi religioni festeggiano la luce in periodi vicini al solstizio d'inverno come ad esempio la festa di Hanukka ebraica, che dura otto giorni come le celebrazioni per la santa a Siracusa, o la festa di Dipvali che si celebra in India. Il martirio di Santa Lucia avvenne proprio il 13 dicembre; giorno in cui originariamente, a causa dello sfasamento tra l’anno solare e il calendario giuliano, cadeva il solstizio d’inverno. Questo, insieme alla radice “lux” del nome Lucia, ha fatto sì che, questa festa segnasse la fine del buio e l’arrivo della stagione migliore. Il 13 dicembre si festeggia quindi il giorno più corto dell’anno e l’avvento delle giornate con maggiore luce in prossimità del Natale. 
Da qui un famoso detto che recita: “La notte di S.Lucia è la più lunga che ci sia”.

Da bambini, Santa Lucia viene attesa con trepidazione a partire da molte settimane prima nelle zone d'Italia in cui si festeggia - nel Trentino e nelle province di Udine, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Verona.
A Verona, in Piazza Brà ogni anno vengono allestiti “I Banchéti de Santa Lussia”, banchetti di Santa Lucia, un tradizionale mercatino in cui oltre 300 banchi di venditori ambulanti propongono dolci, prodotti tipici e articoli da regalo.
Questa tradizione risale al XIII secolo, quando si diffuse a Verona una pericolosa malattia agli occhi che colpiva soprattutto i bambini. Genitori e familiari iniziarono a compiere come voto un pellegrinaggio nella chiesa di Santa Agnese per far cessare l’epidemia. Con la promessa che Santa Lucia avrebbe riempito scarpe e calze di doni e dolciumi si convincevano anche i bambini a partecipare al pellegrinaggio a piedi nudi.
L’abitudine di accompagnare i figli nella chiesa di Piazza Bra continuò fino all’ottocento e l’affluenza di tanti bambini e genitori nella piazza più grande di Verona richiamava i venditori di dolciumi e giocattoli. Da qui nacque la “Fiera di Santa Lucia”.






Anche qui a Bari, ma un po' in tutta la Puglia, santa Lucia è festeggiata e in suo onore si offrono due dolcetti di cui uno è preparato proprio in occasione della festività della Santa vergine e martire. Sono: “l' ecchie de Sanda Lecì” (piccole ciambelle glassate) e “le pèttue” (pettole dolci).

Per queste ricette legate alla nostra tradizione:

Incredibilmente questa tradizionale festa è molto sentita anche nei paesi nordici, soprattutto in Svezia, in cui viene celebrata a partire dal 1920 circa. Secondo la tradizione svedese, in ogni regione della Svezia, viene eletta una Santa Lucia che avrà l’incarico di accompagnare un corteo di bambine e bambini nelle vie della propria città. Vestita di bianco e con sul capo una corona di candele accese, ella sarà fonte di luce nel cammino di questi bambini. Inoltre il giorno della festa, la Santa Lucia di turno, in genere primogenita della propria famiglia, dovrà alzarsi molto presto al mattino e preparare biscotti, dolci, e pan pepato per tutti i suoi familiari.




Ma veniamo ai nostri bimbi, e al loro (e nostro) modo festoso di aspettare santa Lucia.

I bambini, nella notte tra il 12 e il 13 di dicembre, aspettano che Santa Lucia scenda dal cielo in groppa al suo asinello Gastaldo, per portare dolciumi e doni ai bimbi buoni. Ogni bambino la sera prima, prepara una tavola imbandita per la santa, su cui lasciare latte caldo e biscotti, affinchè Lucia possa trovare un po' di ristoro nel suo lungo viaggio. Non ci si scorda di lasciare anche un po' d'acqua e un po' di fieno (in alternativa un pezzo di pane!!!) per il suo fido Gastaldo! Inoltre, sulla tavola, vengono lasciati dei piatti vuoti affinchè la santa possa riempirli di leccornie.
Una bella fiaba da raccontare ai bambini la sera prima dell'arrivo di Santa Lucia, è questa:


Diverse sono anche le filastrocche e le canzoni dedicate alla santa.
Qui di seguito alcuni link con delle simpatiche poesie e canzoncine



Non mancano di certo i lavoretti da preparare in questa ricorrenza


e neanche le golosità, con la ricetta del tipico pane dolce allo zafferano (giallo come appunto la luce che porta santa lucia) :


Inoltre per le letterine e per altre curiosità sulla santa dei bambini vi è un sito apposta:


Auguro a tutti di poter trovare un po' di quella luce di Lucia in vista del Natale.

Barbara

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