mercoledì 13 giugno 2012

Succede in città dal 13 al 17 giugno 2012!




Mercoledì 13. Moby Dick, in via DE Rossi 86: ore 18,45, “La stanza delle meraviglie”, lettura a numero chiuso per bambine e bambini da 6 a 11 anni. Ingresso libero su prenotazione allo 0809644609,  dalle 9:30 alle 13 e dalle 17 alle 20.


Giovedì 14 giugno. L’ultimo appuntamento con Genitori di bambini in età scolare – I gruppi di incontro di C.R.E.attiva!!!!!
ore 9.30 – 12,30
Per informazioni ed iscrizioni:
info@creattiva.org  
080.542.35.28  
La segreteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.


Giovedì 14 giugno. Moby Dick, in via DE Rossi 86:   ore 18,00, “Foto di gruppo”,  lettura a numero chiuso per bambine e bambini da 3 a 5 anni. Ingresso libero su prenotazione allo 0809644609,  dalle 9:30 alle 13 e dalle 17 alle 20.


Venerdì 15 giugno. Vi ricordiamo l’appuntamento quindicinnale con gli incontri “Il mio respiro è nutrimento per il mio bambino” per mamme in attesa e/o con bimbi con cui fare esercizi di respirazione, di yoga, di ginnastica dolce, di shiatsu per godersi un momento di relax e di "respiro" dal tran tran quotidiano.
E ancora il corso di "Benessere in gravidanza", un piccolo gruppo di mamme in attesa. Gli incontri, che si svolgono ogni martedì e venerdì mattina,  comprendono una parte di pratica yoga, il trattamento dei piedi fondamentale in gravidanza e una parte di trattamento shiatsu.
presso ASD LYNFA, via Zanardelli, 64 BARI.


Venerdì 15 giugno. Moby Dick, in via DE Rossi 86:  ore 18,00, "Foto di gruppo”, lettura a numero chiuso per bambine e bambini da 3 a 5 anni. Ingresso libero con prenotazione obbligatoria allo 0809644609,  dalle 9:30 alle 13 e dalle 17 alle 20.


Sabato 16 giugno Moby Dick, in via DE Rossi 86: ore 18,30, “Mi faccio l’aquilone”, laboratorio a numero chiuso per bambine e bambini da 4 a 6 anni. Costo: € 5,00 materiali inclusi. Partecipa Nicola Lupoli del gruppo di aquilonisti Teste di Kites  che condurrà un laboratorio di costruzione di aquiloni. Prenotazione obbligatoria allo 0809644609,  dalle 9:30 alle 13 e dalle 17 alle 20.


Sabato 16 giugno. Tutti al Regno dei Bimbi, viale Einaudi 17 a Bari. I giovani dell’a.c. Di Gioia in “Circo… stanza di famiglia, spettacolo circense.

Domenica 17 giugno.   Martina Franca, “8° Trofeo Bosco delle Pianelle” .Il percorso di 40 km ti farà scoprire i posti più belli del Bosco delle Pianelle e delle masserie limitrofe. La masseria Pianelle sarà il luogo del raduno degli atleti, dove i tuoi accompagnatori verranno intrattenuti da danze popolari, da altri spettacoli organizzati da Pilda e Polda e dall’associazione Ecomuseo di Valle D’Itria. Inoltre sarà possibile fare una passeggiata nel bosco delle Pianelle accompagnati dagli esperti del Gruppo Micologico di Martina Franca alla scoperta di querce secolari e panorami inattesi come la Pentima del Cavallo.
Per maggiori informazioni tecniche e ludiche vai sul sito:
Masseria Pianelle strada Massafra km 12 (SS581) - Martina Franca (TA). Coordinate GPS 40.652916,17.229057
ore 08.00
ingresso libero


La scuola è finita ma la città offre una serie di possibilità per i nostri bimbi!Qui potrete avere un’idea di quel che Bari offrirà in estate!



E inoltre È stato presentato il cartellone de “L’EstatÈ dei Ragazzi”, che fino al 9 settembre prossimo, coinvolgerà tutte le circoscrizioni cittadine attraverso un ricco programma di attività gratuite per i ragazzi: dai Centri estivi, proposti durante le ore mattutine, ai Campi scuola con laboratori e attività tematiche, dagli Spazi Giovani, rivolti agli adolescenti, all’Estate in famiglia, grazie alla quale genitori e figli potranno incontrarsi, giocare insieme e partecipare a gite e soggiorni vacanza.
Numerosi anche gli eventi come feste, spettacoli e attività ludiche di ogni genere, aperti a tutta la cittadinanza e rivolti, in particolare, ai residenti di ciascuna delle nove circoscrizioni. Ecco il programma completo:

L'importanza del ritmo nella vita del bambino





Se pensiamo ad un neonato possiamo chiederci: qual è la prima cosa che fa appena nato? Piange e respira. Dapprima debolmente e senza ritmo e poi gradualmente il respiro si stabilizza in una forma regolare di inspirazione ed espirazione che durerà tutta la vita. Allo stesso modo in cui si stabilizza la respirazione anche gli stati di sonno e veglia assumono una forma regolare, così com’ è alternativamente affamato e sazio. Un neonato dorme all'incirca venti ore. Durante il primo mese si ampliano lentamente i periodi di veglia; alla fine del primo anno di vita un bambino rimane sveglio per più di metà della giornata. All'inizio del periodo scolare viene poi a cessare il sonno pomeridiano, ma solo nel periodo della pubertà la durata del sonno e la sua struttura esteriore si avvicinano a quelle dell'adulto.
Degno di nota è il nesso tra interessi finalizzati e aumento dei periodi di veglia di un bambino. Quanto più un bambino resta sveglio, tanto più egli presta attenzione al suo ambiente. Al riguardo, si può constatare un parallelismo tra veglia fisiologica e spirituale che può avere significato per la comprensione dell'apprendimento infantile e per l'insegnamento.
Per quanto questi due processi ritmici siano connessi alla realtà fisiologica, li sperimentiamo anche come direttamente relazionati allo spirito. Com'è diversa la respirazione quando aspettiamo, tesi, di vedere la fine di un'avventura rispetto a quando ascoltiamo, quasi come in sogno, le note di una sinfonia! E quanto un buon sonno influisca sulla capacità di concentrazione lo sa chiunque si metta al lavoro dopo una notte insonne. Questi due ritmi, i quali accompagnano l'uomo per tutta la vita, dalla nascita alla morte, cambiano nel corso dell'esistenza: lo si capisce comparando il ritmo del sonno di un bambino piccolo con quello di un adulto.
Sia i bambini che gli adulti sono soggetti a ritmi particolari che non possono essere regolati consciamente Dobbiamo respirare, dormire, mangiare, sopportare l’alternanza delle stagioni. E’ importante capire che ritmo e ripetizione non sono sinonimo di “monotonia”. La parola ritmo comporta qualcosa che viene ripetuto ma ogni volta in modo diverso da quella precedente.
Una buona giornata per i bambini consiste in una ritmica alternanza tra momenti di attività fissa e momenti di attività libera. Stabilire gli orari per i pasti, per andare a letto, e per altri compiti quotidiani di routine dà al bambino un senso di stabilità che lo tranquillizza. La giornata è come un paesaggio in cui si sente a suo agio. Il ritmo è come l’ordito del telaio in cui s’intessono attività di sempre diversi colori. Noi forniamo nutrimento a questa parte ritmica del bambino facendogli vedere che nell’ambiente esistono ritmi e ripetizioni.
Allo stesso modo in cui i giorni hanno ritmi fissi, così pure le settimane e l’anno sono ben scanditi. Il giorno si alterna tra pasti, attività programmate e gioco. Le attività ricorrenti sono come ganci cui appendere gli eventi del giorno. L’alternanza tra giorni lavorativi e fine settimana è pure un ritmo con cui i bambini familiarizzano. Avere ritmi fissi va sempre bene per i bambini, sanno cosa li aspetta e si sentono più sicuri. Queste abitudini ritmiche funzionano grazie alla capacità e all’impulso di imitazione del bambino. Se i tempi fissi sono ben acquisiti, anche quelli liberi saranno meglio compresi. Non è facile, ai tempi di oggi, calcolare il ritmo per il tempo fisso e quello per il tempo libero. Una delle conseguenze dello stress dei tempi odierni è che i bambini si abituino ad essere organizzati da altri.
Tutte le considerazioni fatte fino ad ora su spazio e tempo, evidenziano il ruolo fondamentale che ha oggi l’adulto vicino al bambino. Un tempo, l’ambiente circostante aiutava la crescita naturale del bambino e l’innato buon senso tramandato da generazioni era sufficiente a dare una direzione educativa. Oggi è necessario essere coscienti di ciò che è il bambino e riconoscere le sue esigenze, l’educazione non può essere spontanea, ma richiede da parte dell’adulto un continuo sforzo di volontà ed una presa di responsabilità totale. Nei primi anni di vita l’adulto deve proteggere il bambino dall’eccesso di stimoli del mondo esterno, se vuole salvaguardare quel nucleo pieno di saggezza e di forze, che provengono dal mondo spirituale.
Ciò che inizialmente appare all’individuo adulto come un sacrificio, si manifesta nel corso degli anni come una fonte di forza di rinnovamento. Questa disposizione ad agire in favore di un altro è una parte del lavoro di autoeducazione dell’adulto che vive accanto ai bambini, quando poi come adulti comprendiamo che il nostro mondo animico, fa parte dell’ambiente che offriamo ai bambini, il lavoro interiore di presa di coscienza dei nostri pensieri, sentimenti ed azioni diviene immenso, ed il bambino si nutre del nostro sforzo di migliorare.
Rudolf Steiner ci invita ad educare attraverso un respiro, ci esorta ad insegnare a respirare al bambino. E’ importante agire su questo ritmo determinando la salute del bambino fin nei suoi aspetti corporei, oltre che animico-spirituali.
L'apprendimento ha bisogno di un respiro; dunque, proponiamo momenti di espansione creativa insieme a momenti di concentrazione, poi di nuovo, momenti di interiorizzazione dei contenuti alternati a manifestazioni espressive di qualità artistica.
Il ritmo individuale ci parla attraverso il temperamento.
Nella pedagogia Waldorf i ritmi dell'anno vengono vissuti con attenzione ed occorre creare le atmosfere adatte a far vivere ai nostri bambini lo spirito di quel particolare periodo dell'anno. L'avvicendarsi delle stagioni, solstizi ed equinozi, vengono così vissuti come momenti ritmici di intenso significato.Il lento ritmo delle stagioni è contrassegnato dalle varie festività in connessione con i solstizi e gli equinozi che ci danno un obiettivo principale a cui finalizzare le nostre attività quotidiane.
Quando l’uomo guarda il mondo con il suo occhio fisico osserva i fenomeni, il succedersi delle stagioni, il regno animale, il regno vegetale, il regno minerale. Ma dietro a questa atmosfera illuminata dal Sole vi è un altro mondo accessibile in modo superiore che va oltre la stessa vita che si svolge “storicamente” sulla terra. Il corso dell’anno deve essere considerato innanzitutto esteriormente come avveniva sin dall’antichità, in modo istintivo, con feste e riti. L’uomo per sentirsi arricchito, deve partecipare con la sua esperienza interiore a questo secondo aspetto, più simbolico, del corso dell’anno. Ciò al fine di educare il suo cuore e la sua anima a partecipare agli avvenimenti esterni del corso dell’anno, del corso della giornata sentendo in tutto questo anche come si sperimenta il corso della giornata nell’essere svegli all’alba, pronti al lavoro al mattino, nel sentire più tardi gli stimoli della fame, nell’essere stanchi alla sera; preparare l’anima a diventare davvero recettiva e sensibile per ciò che vive e trama nel corso dell’anno. Oggi l’uomo crede di partecipare alla vita della natura solo quando sperimenta il germogliare, il fiorire, il crescere, il fruttificare, ma noi per fare bene ciò, dobbiamo saper partecipare anche al decadere, all’appassire, al paralizzarsi e al morire di ogni vita quando l’estate declina e sopravviene l’autunno, con il volgersi della coscienza verso sé.
Spesso le festività stagionali coincidono con quelle dei santi. Celebrare le feste dei santi significa ricordarci che esiste un mondo soprasensibile, oltre quello materiale, quotidiano, che ci tiene sempre più legati alla terra e alle cose in modo individuale.
Questa pedagogia non vuole convertire od orientare verso una particolare concezione del mondo, ma intende educare alla libertà di pensiero. E’, però, presente in tutto l’insegnamento, con differenze nel linguaggio e nei contenuti a seconda dell’età, un atteggiamento di religiosità che, svincolato da qualsiasi confessione religiosa, porta a vivere la divinità celata dietro ai fenomeni del mondo materiale. In questo contesto possono quindi convivere le più disparate posizioni e tradizioni familiari. San Michele, Natale, Pasqua e San Giovanni sono feste sempre da rinnovare, il cui contenuto universale può essere condiviso da tutti.
Una giornata scandita dai ritmi genera la volontà. Questo dà al bambino un senso di stabilità che lo tranquillizza. Il bambino immerso in una condizione simile al sogno lentamente prende contatto con il fluire della vita, cadenzata dalla natura, che gli viene incontro, nel tentativo di dargli una forma. L’esercitazione e l’elaborazione artistica allenano la volontà.
Ogni bambino sano ha una grande gioia di fronte al mondo dei colori. E’ felice quando può vedere dei fiori rossi, gialli o azzurri, un prato verde, un suo vestitino colorato. Ha il suo colore preferito col quale vuole vivere, che volentieri vorrebbe avere attorno a sé nella sua stanza o sulla parete. Afferra ogni colore possibile per dar vita al suo stimolo creativo e si dà da fare su un pezzo di carta, sul pavimento, sul tavolo o sulla parete.
E’ però ancora più felice se trova un barattolino di colore liquido, dove può intingere profondamente un pennello e ricoprire col colore una vasta superficie.
Il bambino vive, in questo caso, una sensazione veramente corretta e salutare, poiché innanzi tutto il colore, quando si trova nell’acqua, è completamente nel suo elemento; le sue onde, il suo bagliore, il suo scintillio e il suo splendore più belli si manifestano nell’elemento acqueo. E’ infatti nell’acqua che il colore perde la sua pesantezza, il suo essere terrestre, la sua durezza. Per questo è positivo e salutare per il bambino quando gli si sciolgono i colori conservandoli in bottigliette e versandone un po’, per l’uso, in barattolini puliti dai quali egli può attingere.
Quando il bambino vuole dipingere, allo stesso modo, si può sciogliere il colore direttamente in una ciotolina. Ora, il bambino ha un pennello nelle mani, si accorge subito che il pennello non è una matita, che i suoi peli non sono appuntiti ma giacciono in una superficie piatta.
I colori, diluiti nell'acqua, si espandono sul foglio, precedentemente inumidito, unendosi tra loro, facendo emergere immagini inaspettate.
Il fluttuante mondo del colore permette al bambino di vivere, nella luminosità e nella meraviglia, stati d'animo molteplici. Fino al cambiamento dei denti, i bambini piccoli sono degli esseri che imitano; il dipinto diventa più bello quando mamma e papà siedono loro vicino e dipingono qualcosa di bello per conto loro. Il bambino osserva e vuole fare altrettanto.
Egli però vuole anche familiarizzarsi con il mondo, fare con lui conoscenza in tutte le particolarità; per questo ne imita volentieri le immagini, dipinge anche disegnando un albero, una casa, il gatto, il cane, l’uomo.
Nel disegno dipinto egli acquisisce delle conoscenze di cui non dovrebbe essere privato. Egli con ciò non imita soltanto l’esteriorità, ma vive ancora con la natura delle cose, afferra la loro “caratteristica mobile”.
Se un bambino è rimasto molto indietro nel suo sviluppo intellettuale, se non è mai molto sveglio ma sempre sognante, quasi addormentato, lo si porta a svegliarsi sedendo accanto a lui e dipingendo assieme con partecipazione e vivacità quello che è stato sperimentato, visto, durante una passeggiata o quello che si fa in casa insieme a lui. Lì c’è la mamma che lava, là il papà che spacca la legna, là il bimbo stesso che ne porta i ciocchetti su di una catasta, il gatto che osserva: questa è una vita dai mille aspetti!
Se il bambino, però, è molto sviluppato intellettualmente, troppo sveglio per la sua età, allora gli fa bene godere dei colori per quello che sono. Sia le superfici di colore, come i suoi movimenti, questo penetrarsi a vicenda e non irrigidirsi in forme troppo fisse, riporta il bimbo troppo saputello e intellettualizzato, nella giusta atmosfera un po’ sognante del bambino.
Non dobbiamo inoltre aver paura che il bambino si imbratti; egli vuole provare, sperimentare, vuole anche sfogarsi nel colore, e con esso saltare e giubilare. Per questo, egli ha bisogno di un grembiulino da poco, al quale non nuoce più niente e un posto in cui non dispiacciano le tracce della sua attività.
E noi dovremo avvicinarci al bambino mentre dipinge, possibilmente con il minimo dei ben pensati principi pedagogici, aspettare, osservare quel che egli stesso produce, aderire alle sue intenzioni, aiutarlo pieni di comprensione, correggerlo dolcemente, in definitiva riuscire a fare con lui, ciò che soddisfa entrambi. Il bambino vuole spesso essere lasciato solo a lavorare per conto suo, è vero, a verificare i suoi piani, ma d’altro canto egli conviene, così legato con le persone amate del suo ambiente, che è completamente soddisfatto soltanto quando essi prendono parte con molta discrezione alla sua attività creativa e non lo lasciano del tutto solo, ma partecipano attivamente al suo lavoro. Un bambino è felice quando ha creato qualcosa completamente da solo, ma la sua gioia è ancor più intima quando può dire: “Ho dipinto questa pittura assieme a papà!”.
Anche la scultura è un’attività artistica che viene promossa nell’educazione Waldorf. L'abilità nelle mani non è propria solo delle mani: è attenzione, memoria, lungimiranza, forza d'invenzione e di partecipazione, capacità selettiva ed organizzativa; è impulso di pensiero che entra fin nella volontà.
Il modo in cui si porta incontro a bambini tutto ciò che è legato al "fare" e all' "agire" influenzerà per sempre la loro capacità di risolvere problemi e difficoltà da adulti. I bambini possono lavorare inizialmente con la cera, poi con la creta e infine con il legno.
L'educazione alla manualità deve occupare un posto di grande rilievo. E' la manualità la qualità artistica che permea tutte le altre e che oggi si trova sempre più spesso assente in giovani ed adulti.
E' sempre più frequente nella nostra epoca incontrare individualità che, pur sviluppando talenti e capacità professionali, li esplicano in modo unilaterale e disanimato, distante da quell' elemento di profonda moralità che dovrebbe trovarsi alla base di ogni realizzazione umana. I bambini, maschi e femmine, dovrebbero usare materiali semplici e naturali e iniziare da piccolissimi con la lavorazione del pane macinandone la farina, con piccoli lavori di tessitura a telaio, con la realizzazione di cordoncini e maglie da dita.
Poi cominceranno con l'intaglio del legno e la costruzione di piccoli giochi ed utensili: realizzeranno essi stessi i ferri di legno per il lavoro a maglia, bambole di lana e stoffa via via più complesse. A ciò si accompagna sempre, anche per i più piccoli, la cura durante l'anno di un pezzo di terra in giardino.
Si dovrebbe cercare di coltivare gradatamente la capacità manuale dei ragazzi, facendo in modo che prestino attenzione soprattutto ai processi di realizzazione degli oggetti e questo non solo perché diventino adulti abili, ma perché diventino individui coscienti e padroni del loro agire.
Se il bambino ha imparato ad amare l’arte, nella sua propria natura, egli ritroverà la bellezza nuovamente nella natura circostante e la osserverà con occhi dai quali risplende un senso artistico. Essa rivive nella sua anima, poiché, fin da piccolino, gli è familiare. L’uomo in crescita non diventerà mai schiavo imitatore della natura ma si svilupperà, se il suo destino così vorrà e diventerà un artista laborioso, oppure una persona che saprà godere intimamente e con comprensione. Egli, di fronte al mondo, è sveglio, non cupo; rispettoso, non altezzoso.
Così il mondo dell’arte è una delle porte attraverso la quale possiamo guidare il bambino alla comprensione e all’essere attivo nel mondo. Non vengono curati solamente gusto e senso artistico, ma anche una sveglia opinione e una devozione religiosa, una risolutezza creatrice morale.
Poiché ciò che ci viene regalato dalla vera arte, anche quando non la esercitiamo proprio come artisti, non è mai un lusso, ma una forza e un incremento alla nostra più profonda natura umana nel suo rapporto con il mondo spirituale circostante.

Riferimenti bibliografici.


“L’educazione dei figli” di Rudolf Steiner- Oscar Mondadori
“Educare alla libertà” di Frans Carlgren e Arne Klingborg- Filadelfia Editore

“Come sviluppare tutti i talenti del bambino”Arve Mathisen – Edizioni RED

“Il corso dell’anno come respiro della terra e le quattro grandi festività” Rdolf Steiner- Editrice Antriposofica Milano


Per vivere il ritmo delle stagioni con i vostri piccoli, organizzando alcune attività :













Per sperimentare l’arte del colore con i piccoli:

http://www.lapappadolce.net/?cat=84, dove potrete scaricare interessanti e-book!


 Nicoletta.

venerdì 8 giugno 2012

Chi va piano.. va sano e va lontano!





Mi ritrovo in casa con la mia piccola che ha la febbre. Tutto improvvisamente sembra decelerare..La giornata che prima sembrava cortissima, ora è infinitamente lunga…Ma come è possibile?Mi chiedo. Di qui parte la mia riflessione sul tempo. Diventa l’occasione per riflettere sul modo in cui riusciamo (o non riusciamo) noi genitori, a far apprezzare ai bambini il valore della lentezza, e sul modo in cui noi stessi prima di tutto, viviamo la nostra vita.
E’ vero che i tempi c’impongono efficienza, rapidità ed assenza di sprechi, pena l’essere tagliati fuori da importanti opportunità, e che questa è la società in cui i nostri figli si dovranno inserire, è vero anche, che sono sempre più le mamme che per scelta o necessità trascorrono tutta la giornata al lavoro e per le quali il tempo è un autentico lusso, ma siamo davvero così sicuri di non aver alcuna, proprio nessuna possibilità d’opporci a questo perverso meccanismo perlomeno quando ci troviamo tra le pareti di casa nostra o nel poco tempo libero che possediamo? Perchè a volte pure nel nostro ambiente continuiamo a procedere con il pilota automatico che ci ha, nostro malgrado, guidati per tutta la giornata, ma a casa abbiamo la possibilità di scegliere quale direzione e velocità imprimere ai nostri impegni, concentrandoci su quelli che davvero contano di più per noi ed imparando quel che noi mamme tanto stentiamo ad apprendere, l’arte della delega e della procrastinazione.
La frenesia della quotidianità sta mangiando le nostre vite e ci sta rendendo sempre più macchine e sempre meno esseri umani. La fretta accompagna ogni gesto. Anche per i bambini.
L’obiettivo è accelerare i tempi, per raggiungere i risultati attesi nei vari ambiti educativi: a scuola, nello sport , in famiglia, nella comprensione e nell’apprendimento.
Quanto tutto questo corrisponde alle loro reali esigenze? Hanno davvero bisogno di frequentare il corso di danza, pianoforte, disegno, nuoto etcc (spesso anche più di uno?). Forse il bisogno è il gioco libero, la spensieratezza, la libertà di sporcarsi, di gridare, sudare, l’almeno temporanea assenza di regole. La libertà di “fare” senza la necessaria mediazione di un adulto.
In realtà, forse i bambini non sono sempre così impazienti come crediamo. Forse non sempre vogliono tutto e subito, forse davvero quel di cui hanno bisogno è vivere con lentezza e consapevolezza il presente, forse, ancora una volta, siamo noi ad aver qualcosa di importante da imparare da loro. Forse, semplicemente, la concezione del tempo di un bambino, non è lineare come la nostra, e, un bambino, non teme neppure così tanto la noia, nella noia c’è sempre l’attesa per qualcosa che deve venire, quindi la lentezza contiene anche un grande insegnamento pedagogico, l’arte di coltivare la pazienza, ed infine forse come genitori, proprio per questa ragione, non dovremmo avere così tanta paura che i nostri figli ne facciano esperienza.
Il bambino il tempo non lo spreca mai, anche il suo incessante osservare una fila di formichine che vanno e vengono trasportando briciole verso la crepa sul muro costituisce per lui occasione di osservazione e deduzione, il bambino si spreca in congetture, ipotesi, ragionamenti che spesso lo portano ben più lontano di quanto saremmo stati in grado di fare noi adulti. Laddove il bambino impara in modo libero, creativo, autonomo ed alternativo, la sua crescita armoniosa e serena non può che guadagnarne.
Il tempo che a volte abbiamo l’impressione di “perdere” può essere investito come opportunità di conoscenza, come modo per capire meglio chi ci circonda, guardare con occhi diversi, primi fra tutti i nostri figli.
Questa esperienza di osservazione e di ascolto può essere vissuta in modo  molto semplice e diretto durante il periodo della gravidanza. Per una donna questo momento di ascolto e di raccoglimento in se stessa, di contatto così forte con il piccolo dentro di lei  è più immediata, non richiede sforzo, e’ come un grande dono le viene fatto, un dono incommensurabile che può accogliere con gratitudine. Quando impariamo ad ascoltare con presenza il nostro corpo, le sue sensazioni, i messaggi che lui ci invia potremo poi continuare ad utilizzare questa  nuova modalità di ascolto  anche dopo che il nostro bimbo sarà nato.
Questo lavoro di osservazione è un qualcosa che può continuare anche dopo quando i bambini crescono e diventano grandi. Fermarsi ogni tanto quando ce ne ricordiamo, quando la vita ce lo permette, fermarci per osservarli.
Vivere la decrescita con i bambini significa riappropriarci del tempo, del lavoro delle nostre mani, non dipendere sempre e solo dall'acquisto, aiutare i bambini a condividere, scambiarci risorse, tempo, abilità, conoscenze; educare all’altruismo, alla cooperazione e non alla concorrenza e alla competizione, alla cura e non al consumo, al bello sull’efficiente, al ragionevole sul razionale.
La decrescita ci insegna inoltre a valorizzare l’ozio, la lentezza, la durata; a educare al rispetto per il passato e al sapere della tradizione; a distinguere qualità e quantità e a educare all’indifferenza per le mode e l’effimero; a desiderare e perseguire la gioia e non il divertimento.
Recuperiamo l’innocente lentezza propria dei bambini.  Guardiamo con più attenzione il “buon senso” del mondo infantile che non conosce la fretta. Loro sanno usare il tempo, valorizzarlo, capitalizzarlo meglio di tanti adulti impegnati e super-efficienti. I bambini “ si godono l’attimo”. Vengono rapiti da un nulla. Un foglio di carta e una matita o un paio di forbici, pezzi di legno che si incastrano possono prendere mille forme, plasmate da creatività e fantasia, e possono catturare la loro attenzione a lungo…senza tempo.
L’io bambino vuole avere il tempo per sperimentare momenti, elaborare conferme, trovare sicurezze e nel fare e nel vivere questo ci indica una strada.
Aver voglia di perdere tempo con i propri bambini è una consapevolezza che rende felici…che sia una volta al giorno, periodicamente, oppure ogni tanto.
Nel segno della ‘lentezza’ un genitore e un figlio, fondano i capisaldi di una convivenza piacevole e moralmente buona; costruiscono qualcosa che li soddisfa, preparano la scatola dei ricordi, giocano con la vita.
Alla ragione degli adulti, pertanto, è affidato il compito importantissimo di proteggere l’amore e il tempo lentamente prezioso che lo alimenta nel cuore dei bambini.
I sentimenti hanno bisogno di tempo, di rinforzi continui. Ognuno nel rispetto dei ritmi dell’altro. La ‘velocità’ non permette di valorizzare tutte le sfumature comunicative ed emotive, spesso livella i rapporti interpersonali.
Come possiamo sperimentare la lentezza con i bambini?
Un modo può essere quello di recuperare i giochi “di un tempo” e abbandonare i vari pc, dvd, tv,videogiochi etc.. . Vi ricordate i lunghi pomeriggi trascorsi con: carta-sasso-forbici, il gioco dell’elastico, regina Reginella, un due tre stella, il gioco delle biglie, il gioco della campana?meravigliosi…e lenti…
O ancora inventarsi delle esperienze ad hoc sulla lentezza da fare con loro o insieme a degli amichetti. Guardate questi che ho trovato sul web (grazie a http://www.vivere-semplice.org!):
1) Preparate la merenda con i vostri bimbi (apparecchiando la tavola e cercando di stare tutti seduti davanti alla loro tisana) poi tirate fuori dal cappello una clessidra.
Il gioco consiste nel mangiare un biscotto nel tempo che dura la clessidra (3minuti). Chi riesce a mangiarlo lentamente può avere un altro biscotto al cioccolato, chi lo mangia in fretta (prima che finisca il tempo della clessidra) può averne si un altro, ma non al cioccolato.
 Potrete così godervi la scena dei vostri bimbi che ascoltano il tempo passare, rosicchiando il loro biscotto e cercando di capire com’è possibile che per una volta non gli venga chiesto di sbrigarsi…. Alcuni bimbi se la godranno, altri resisteranno poco più di 5 minuti, ma saranno stati preziosissimi 5 minuti!!!!!
2) Create un percorso. Date al bambino un cucchiaio con sopra un uovo;dovrà fare tutto il percorso senza farlo cadere…Non c’è nessun premio in palio, né promesse di caramelle. È solo un modo per calarsi nella lentezza con dedizione!
3) Il racconto della fiaba creando un atmosfera speciale (al buio con la luce di una candela). Occhioni sgranati e visi intenti all’ascolto, è molto interessante vedere come i bambini vengano trasportati interiormente in un mondo di immaginazione, dove il corpo ha modo di riposarsi e la fantasia può galoppare e nutrirsi a volontà….
4) Gara a passo di tartaruga (un passo davanti all’altro con la punta attaccata al tallone), vince chi arriva per ultimo, chi si ferma o torna indietro è squalificato!

E ancora…Poter osservare il germogliare di ciò che abbiamo seminato (abbiamo postato in un precedente articolo l’esperienza dell’orto con i bimbi); fare yoga per fermarsi a sentire la qualità del nostro respiro, per imparare ad armonizzare dentro di noi ciò che siamo, ciò che viviamo; creare con le nostre mani dei giocattoli usando materiale di recupero.
Ecco qui alcuni spunti molto carini trovati sul web attraverso i quali potrete praticare la lentezza ritagliandovi del tempo fecondo con i vostri piccoli:

Per i bimbi fino a 3 anni:






Per i bimbi dai 3 ai 6 anni:




Inoltre vi segnalo un cartone animato molto bello da far vedere ai bimbi (ma che in realtà è un invito a riflettere anche per gli adulti..)sul concetto di tempo (grazie Daniela per il suggerimento!):
“MOMO ALLA CONQUISTA DEL TEMPO”

E ancora..un libro che mi ha aperto un mondo.. “La pedagogia della lumaca”, scritto da Gianfranco Zavalloni, che contiene un valido invito: quello di “fare le cose per bene, per dirla con parole povere, e, per fare le cose per bene, ci vuole tempo, a volte tanto, più di quel che abbiamo o crediamo di avere”.  Il libro si concentra sulla necessità didattica di "rallentare e fare scuola più lentamente” ma si può estendere assolutamente ad ogni altra sfera della nostra vita.
Se siete interessati ad approfondire questo interessante argomento vi suggerisco caldamente di visionare il sito della Scuola creativa
e della Pedagogia della lumaca

dove troverete numerosi spunti di riflessione, compreso il bellissimo Manifesto dei diritti naturali dei bambini, che rivendica il loro diritto a sporcarsi, oziare, usare le mani, a godere del silenzio, della natura, il diritto ad aria e cibo sani, ed il diritto a giocare in libertà!

NICOLETTA.

martedì 5 giugno 2012

Succede in città dal 5 al 10 Giugno 2012



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Martedi 05, ore 18,45, "I cani non sono ballerine"
lettura a numero chiuso per bambine e bambini da 3 a 5 anni.
Moby Dick Libri & Giochi, via De Rossi 86- Bari

La prenotazione è obbligatoria
e va effettuata solo ed esclusivamente telefonicamente al N° 0809644609 dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00        

Mercoledi 06, ore 18,45, "La stanza delle meraviglie" 
lettura a numero chiuso per bambine e bambini da 6 a 11 anni.
Moby Dick Libri & Giochi, via De Rossi 86- Bari
La prenotazione è obbligatoria
e va effettuata solo ed esclusivamente telefonicamente al N° 0809644609 dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00        


Giovedi 07, ore 9.30-12.30, prosegue Genitori di bambini in età scolare – I gruppi di incontro di C.R.E.attiva!!!!!
L’ultimo incontro:
14 giugno – ore 9.30 – 12,30
Per informazioni ed iscrizioni:
info@creattiva.org  
080.542.35.28  
La segreteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.


Giovedi 07, ore 18,00, presentazione del libro "Pasticcio di fata" 
Le autrici interverranno proponendo una lettura animata ed un laboratorio ludico musicale. Numero chiuso per bambine e bambini da 5 a 8 anni.
Moby Dick Libri & Giochi, via De Rossi 86- Bari
La prenotazione è obbligatoria
e va effettuata solo ed esclusivamente telefonicamente al N° 0809644609 dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00        


Venerdi 08, vi ricordiamo il corso di "Benessere in gravidanza", un piccolo gruppo di mamme in attesa. Gli incontri, che si svolgono ogni martedì e venerdì mattina,  comprendono una parte di pratica yoga, il trattamento dei piedi fondamentale in gravidanza e una parte di trattamento shiatsu.Qui trovate il calendario: http://www.okidolynfa.com/yoga_corsi.htm
Ci si può inserire in qualunque momento perchè non è un ciclo, trattandosi di neomamme ci si deve adattare alle situazioni presenti e con i bambini non si può troppo programmare!
presso ASD LYNFA, via Zanardelli, 64 BARI.

Venerdi 08, ore 18,45, presentazione del libro "Segni e sogni di corsia" e lettura animata del libro "Il dottor curatutto" Dai 3 ai 99 anni!!!
Moby Dick Libri & Giochi, via De Rossi 86- Bari

La prenotazione è obbligatoria
e va effettuata solo ed esclusivamente telefonicamente al N° 0809644609 dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00        


Sabato 09 ore 18,00, "Mi faccio l'aquilone" 
 laboratorio a numero chiuso per bambine e bambini da 4 a 6 anni.
 € 5,00 materiali inclusi

Moby Dick Libri & Giochi è lieta di ospitare Nicola Lupoli del gruppo di aquilonisti Teste di Kites http://www.testedikites.it/ che condurrà un laboratorio di costruzione di aquiloni.
Moby Dick Libri & Giochi, via De Rossi 86- Bari

La prenotazione è obbligatoria
e va effettuata solo ed esclusivamente telefonicamente al N° 0809644609 dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00        


Sabato 09 ore 18,00, Teatro del vago in Il naso, spettacolo di burattini. Tutti gli spettacoli, gratuiti, si terranno nel giardino adiacente al Regno dei Bimbi, in viale Einaudi 17 a Bari
tel.080.5010965 email regnodeibimbi@libero.it


DOMENICA 10 GIUGNO Spettacolo paracadutisti Parco Due giugno

L’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – Sezione provinciale di Bari, in collaborazione con la Open Bge – agenzia di pubblicità - il patrocinio della Regione Puglia, la Provincia di Bari, il Comune di Bari e la Camera di Commercio di Bari, organizza per la prima volta a Bari un importante e spettacolare evento di rilevanza sportiva nazionale, “Manifestazione Aviolancistica” con la partecipazione straordinaria degli “Atmonauti Air Show” .
Programma della manifestazione con inizio alle ore 10,00
1° Decollo
– Lancio di paracadutista recante il Tricolore nazionale italiano.
Lancio in caduta libera di n. 5 Paracadutisti da quota 4.000 metri, con apertura dei paracadute alla quota di 800 mt. dal suolo, seguita da volteggi aerei fino agli atterraggi di precisione su bersaglio prefissato.
– Lanci con paracadute biposto (pilota tandem + passeggero).
- Sorvolo dell’area interessata da parte di 3 aeromobili leggeri dell’Aero Club di Bari.

2° Decollo
– Per la prima volta nel cielo di Bari si lancerà un gruppo di 10 paracadutisti denominati “Atmonauti” i quali effettueranno una spettacolare e rallentata deriva in caduta libera, resa ben visibile dall’utilizzo di fumogeni tricolori, per poi, una volta aperti i paracadute, volteggiare ed atterrare in sequenza sul bersaglio prefissato.
Il Campo di esibizione verrà allestito a “Parco 2 Giugno”, dove sarà presente il centro operativo ed il punto di incontro per gli operatori della manifestazione provenienti da molte zone d’Italia.
La location è stata accuratamente scelta per coinvolgere i media locali al fine di poter incrementare la visibilità dell’evento e dove il pubblico delle grandi occasioni e gli appassionati potranno assistere alle esibizioni dei paracadutisti.
L’obiettivo è anche quello di sensibilizzare la città attraverso la conoscenza degli “sport minori” e far conoscere atleti italiani e stranieri  che con passione si esibiscono per il pubblico in tutta Italia.
Si prevede una mattina no-stop, immersi nella passione, nell’adrenalina, nella partecipazione, nella bellezza dei volteggi e dei lanci che solo i paracadutisti ci possono regalare.


Domenica 10 dalle ore 16.00 alle ore 18.30. “Dalla poppa alla pappa: Imparare a fidarsi del proprio bambino”. Gli incontri GRATUITI saranno tenuti dall’ostetrica Maria Daniela Brucoli, presidente  di  “Latte+Amore=Mammamia”   ed esperta di allattamento certificata OMS UNICEF con il supporto delle mamme socie dell'associazione e  si svolgeranno presso il Centro Polifunzionale per le Famiglie di Torre a Mare (BA) in Via Morelli e Silvati
Per info chiamare Francesca Fedele 3404041729


Rosso Ciliegia 2012
Mostra della Ciliegia biscegliese
Programma:
sabato 9 giugno:
ore 15.00 - 17.00 evento Culturale
ore 19.00 - 21.00
Degustazione prodotti tipici e esibizione di ballo
Domenica 10 giugno:
ore 9.00 - 9.30 Escursione in bici
ore 15.00 - 17.00 Evento Culturale
ore 17.00 - 19.00 Evento sportivo
ore 19.00 - 21.00 Degustazione prodotti tipici e esibizione di ballo
ore 21.00 Estrazione lotteria


"Ti raccontiamo la natura"
Dal 1 aprile al 24 giugno 2012 il Centro di Educazione Ambientale 'Ophrys' e il Centro Studi e Didattica Ambientale 'Terrae' organizzano "Ti raccontiamo la natura", un programma di itinerari naturalistici nelle aree protette della Puglia dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia al Parco Regionale delle Dune Costiere. Le escursioni, di facile percorrenza, sono adatte a tutte le età. Per partecipare bisogna comunicare l'adesione almeno 3 giorni prima della data di ogni incontro. Si consiglia abbigliamento comodo, scarpe da ginnastica o da trekking, cappellino, bottiglietta d’acqua, impermeabile o ombrello. I bambini fino a 5 anni partecipano gratuitamente.
Punto di incontro è il CEA “Ophrys” - Ex Convento dei Domenicani a Ruvo di Puglia.
L'accesso alle manifestazioni è a pagamento. Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.terraealtamurgia.it o chiamare il numero 080-2376444


Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia propone le domeniche "agrobiologiche"

E’partita da domenica 6 maggio l’iniziativa “Passeggiate Agroecologiche” nell’ambito del progetto “il Parco Nazionale dell’Alta Murgia” in bicicletta; un programma di attività escursionistiche  a piedi e in mountain bike. Il termine è previsto per domenica 1 Luglio.
«“Passeggiate agroecologiche” – sostiene il Presidente del Parco Cesare Veronico - è un’ulteriore iniziativa che si propone di guidare il visitatore alla scoperta del Parco come terra nella quale natura, cultura, paesaggio, sapori e profumi sono parte di un sistema inscindibile. Un territorio nel quale, soprattutto agli agricoltori ed agli allevatori, è stato affidato il mandato di garantire la “produttività della terra” assicurando al contempo la “stabilità dei sistemi ecologici”». Si parte dalle aziende agricole non solo per un divertente itinerario escursionistico, ma anche per percorrere idealmente un concreto progetto di sostenibilità e valorizzazione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Al termine di entrambe le tipologie di escursioni è prevista una degustazione di prodotti locali presso l'azienda agrituristica di riferimento. Per le escursioni in mountain bike, a partire dalla prossima settimana, sarà attivo un servizio di noleggio bici con guida escursionistica presso la sede dell'Officina del Piano, in Via Valle Noè n. 5 a Ruvo di Puglia.

Il costo di partecipazione alle “Passeggiate agroecologiche” è di 5,00 Euro a persona mentre il costo di partecipazione alle escursioni in mountain bike è di 15,00 Euro a persona nel caso in cui si noleggi una bici del Parco e di 5,00 Euro nel caso di partecipazione con bici propria.
 

BUONA SETTIMANA!!!