Settembre è
quasi finito, le vacanze ormai sono lontane, e il caldo che di tanto
in tanto si riaffaccia, porta con se la voglia di tornare al mare,
almeno per l' illusione di riuscire a vivere ancora alcuni istanti
dell'estate che ormai ci ha salutato.
Anche quest'anno
il mare ha portato con se i suoi giochi, tanto divertimento e
soprattutto la voglia dei bimbi di essere come pesciolini, sempre in
acqua.
Per i bambini
l'acqua è un elemento naturale, un elemento nel quale si
riconoscono, ricordando le piacevoli sensazioni di quei nove mesi
trascorsi cullati nel liquido amniotico del pancione della mamma.
Ma per non
perdere questo “allenamento all'acqua”, un aiuto per i nostri
piccolini, può essere dato dal nuoto neonatale, o più
propriamente definito come corso di acquaticità,
attività sempre più diffusa, con crescente approvazione e
partecipazione da parte di genitori e... cuccioli.
Si parla di nuoto
neonatale, proprio perchè è ormai ritenuto importante iniziare da
subito (i pediatri consigliano dopo le prime vaccinazioni dei tre
mesi), in quanto i bambini
fino
ai 10 mesi circa, conservano il così detto riflesso d’apnea, e
cioè quello stimolo involontario che permette di chiudere
l'epiglottide, (che separa l’esofago dalla trachea) per evitare di
ingerire acqua nel momento in cui vengono immersi.
Stimolare
questo riflesso aiuta il neonato a non perderere una capacità
ancestrale, creando un rapporto di familiarità con l'acqua ed
evitando quelle paure e insicurezze che il contatto con la stessa
potrebbe causare in un bambino più grande.
Dal
punto di vista psicologico, il bambino godrà di questi momenti di
gioco
con i genitori. Inoltre, attrverso il contatto pelle a pelle, che
aiuta sempre a favorire l'attaccamento,
i genitori imparano a conoscere meglio il proprio bambino
e a mettersi in sintonia con le sue esigenze.
Tutto
questo avverrà immersi in una piscina di acqua tiepida, dove proprio
tale temperatura, contribuirà
a calmare e a rilassare il bambino.
L'acqua, infatti crea un micro-massaggio sulla pelle, rilassando la muscolatura e favorendo la liberazione nell’organismo di endorfine, sostanze che
regalano benessere e serenità.
Non va dimenticato
poi, l'importanza e la molteplicità di stimoli che l'essere immersi
in acqua comporta: Il bambino scoprirà nuovi schemi posturali,
amplierà la sua percezione di sensazioni, acquisirà un maggior
controllo della respirazione, incrementerà la fiducia in sé stesso,
e si preparerà ad affrontare meglio un futuro corso di nuoto. Ne
gioveranno, inoltre, l'apparato cardiorespiratorio e quello
scheletrico che saranno rafforzati e meglio sviluppati.
All'inizio
delle lezioni i bambini saranno invogliati ad entrare in acqua. Ma
ogni bambino reagirà alla prima immersione in maniera diversa;
alcuni, infatti, si bloccano, altri manifestano subito gioia e
divertimento, altri ancora piangono e hanno bisogno di essere
rassicurati e abbracciati. Ma qualsiasi sia la reazione del piccolo,
è importante tenere presente tre piccole regole:
- lasciare
sempre che sia il bambino a scegliere i tempi per avvicinarsi
all’acqua;
- evitare movimenti bruschi in quanto
potrebbe spaventarsi;
per lui lo stare in acqua comporta un grosso
impegno fisico, quindi, se si dimostra insofferente non bisogna
insistere.
Ed
ora qualche piccolo consiglio per
salvaguardare la sua salute:
-
la temperatura dell’acqua della piscina (32°C) basta per evitare
il rischio di congestione. In ogni caso, è meglio far
entrare il piccolo in acqua quando non è affamato,
perché più rilassato!
- se
ha la tosse, prima di portarlo in piscina è bene chiedere al
pediatra;
-
il
raffreddore non è un problema.
Anzi, l’ambiente umido della piscina fluidifica le secrezioni
favorendone una rapida espulsione;
- se
il bambino ha la febbre va tenuto a casa;
-
in
caso di otite media, la piscina è consigliata
perché favorisce l’eliminazione del catarro dalle vie
respiratorie;
- il
cloro presente nell’acqua potrebbe arrossare gli occhi,
ma basta sciacquarli con acqua dolce.
Per
saperne di più:
...e per sorridere
un po' con una super mamma impegnata come tante a far quadrare la sua
giornata
Per
i corsi di acquticità a Bari:
Barbara
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