Il
20 novembre 1959 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, attraverso
la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, focalizzava l'attenzione
sui diritti dei bambini e degli adolescenti. Nel 1989 tale
dichiarazione fu revisionata, per diventare in seguito la Convenzione
sui Diritti dell'Infanzia.
Da
allora il 20 novembre ricorre la Giornata Universale dei Diritti dei
Bambini.
Si
tratta di una pietra miliare nella storia dei diritti dei bambini, in
quanto per la prima volta questi non sono più visti come oggetti
passivi, bensì come soggetti pensanti in grado di partecipare
attivamente alle decisioni da prendere. La Convenzione riesce ad
integrare in sé differenti
esperienze culturali e giuridiche, ed enuncia per la prima volta, i
diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a
tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
Tra
i principi a fondamento della convenzione, quattro sono i più
importanti:
- Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione.
- Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
- Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
- Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, con il dovere da parte degli adulti di tenere in considerazione le loro opinioni.
Nel
1991 anche l' Italia ha ratificato la Convenzione con la legge n.176
del 27 maggio
In
questa giornata memorabile per il bambino, in cui tali conquiste
sanciscono l'importanza del suo essere considerato Persona a tutti
gli effetti, vogliamo ricordare anche un altro tipo di diritti. Si
tratta di quelli che Gianfranco Zavalloni definisce come Diritti
Naturali dei Bambini
e che ben si accordano ai primi.
Sono
diritti dei
bambini
e soprattutto per
i bambini affinchè ci venga restituita una loro immagine non
falsata, e che permetta loro di potersi esprimere nella totale
autenticità e nella piena libertà.
I
DIRITTI NATURALI
di
bimbi e bimbe
IL
DIRITTO ALL'OZIO
a
vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
IL
DIRITTO A SPORCARSI
a
giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi,
i rametti
IL
DIRITTO AGLI ODORI
a
percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla
natura
IL
DIRITTO AL DIALOGO
ad
ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
IL
DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a
piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare,
plasmare
la creta, legare corde,accendere un fuoco
IL
DIRITTO AD UN "BUON INIZIO"
a
mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare
aria pura
IL
DIRITTO ALLA STRADA
a
giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
IL
DIRITTO AL SELVAGGIO
a
costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui
nascondersi,
alberi
su cui arrampicarsi
IL
DIRITTO AL SILENZIO
ad
ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare
dell'acqua
IL
DIRITTO ALLE SFUMATURE
a
vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella
notte, la luna e le stelle
Per saperne di più:
Barbara
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